Alcune notizie arrivano inaspettate, ti colpiscono come una saetta e non potranno mai essere piacevoli, a meno di camuffarne il significato: il contenuto rimarrà comunque qualcosa che si preferirebbe non sentirsi mai e poi mai dire. Queste notizie squarciano il tuo cielo di carta e ti mostrano cosa cè li fuori, ti fanno toccare con mano la fragilità e la precarietà della vita e ti liberano da tante illusioni, facendoti guardare tutto con occhi diversi. Si cominciano a riordinare le priorità, a dare il senso alle piccole cose e a valutare concretamente il posto che occupi nel mondo. E proprio in quel momento che tutto diventa diverso, inaspettatamente trovi nel tuo cuore una forza unica che ti fa dire: "perché a me"? Ma allo stesso tempo, "perché non a me"? Solo in quel momento capisci che "ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarli. Sono lì per fermare gli altri".
L'Apostolo Matteo nel suo Vangelo scrive: "guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini". Queste parole ti fanno guardare alla tua vita e ti fanno capire che la tua anima non è sola: qualcuno ti tiene per mano e non ti lascia mai solo.
Quando pensi di essere solo e pensi (come diceva un anonimo brasiliano):"Signore, io ho scelto di vivere con te e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me. Perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?" La risposta la trovi nel tuo cuore e nella tua fede: "Figlio, tu lo sai che io ti amo e non ti ho abbandonato mai. I giorni nei quali vi è soltanto un'orma sulla sabbia sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio".
L'Apostolo Matteo nel suo Vangelo scrive: "guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini". Queste parole ti fanno guardare alla tua vita e ti fanno capire che la tua anima non è sola: qualcuno ti tiene per mano e non ti lascia mai solo.
Quando pensi di essere solo e pensi (come diceva un anonimo brasiliano):"Signore, io ho scelto di vivere con te e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me. Perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?" La risposta la trovi nel tuo cuore e nella tua fede: "Figlio, tu lo sai che io ti amo e non ti ho abbandonato mai. I giorni nei quali vi è soltanto un'orma sulla sabbia sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio".
Nessun commento:
Posta un commento