Una guerra che, non ha
scalfito le cifre dei consumi di tutte le droghe e quelle dei fatturati delle
criminalità organizzate globali, che al contrario sono decisamente aumentati,
cosí come sono aumentati i costi umani e sociali legati all' uso e abuso di
sostanze stupefacenti.
Ma cosa
s’intende quando comunemente si usa il termine droga? Oggi con
questo termine s’identifica un prodotto di origine naturale che contiene
delle sostanze farmacologicamente attive[1], insieme ad
altre inerti.
Le droghe vengono
comunemente chiamate sostanze stupefacenti che, in virtù dei loro effetti
farmacologici sul sistema nervoso centrale, ed in particolare sullo stato di coscienza,
sono fatte oggetto di uso non terapeutico, principalmente voluttuario.
L'uso della maggior parte di
queste sostanze stupefacenti determina l'insorgenza di fenomeni preoccupanti di dipendenza fisica e/o psichica, oltre
che di svariati effetti collaterali.
La particolarità di alcuni
tipi di queste sostanze ha indotto molti Paesi nel mondo a vietarne sia il
commercio ed il consumo.
L’ordinamento italiano effettua
una precisa distinzione tra “sostanze psicotrope” e “sostanze stupefacenti”.
Sostanze utilizzate in medicina
come antidepressivi, ansiolitici,
sonniferi e stimolanti, come caffeina e nicotina sono sostanze psicotrope, mentre il termine di
sostanza stupefacente
viene correttamente riservato a tutte quelle
sostanze incluse nelle tabelle istituite dalla legge n. 685 del 1975.
Detta legge suddivide le sostanze
stupefacenti e psicotrope in sei classi, o tabelle.
Per quanto riguarda
il consumo dobbiamo distinguere il consumatore dal tossicodipendente.
Il primo consuma
droga volontariamente, ma saltuariamente ma non dipende da essa. Il
tossicodipendente consuma droga volontariamente e dipende psicologicamente e
fisicamente da essa.
Secondo
la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la tossicomania “è uno stato d’intossicazione cronica o
periodica, dannosa all’individuo ed alla società, prodotta dall’uso ripetuto di
una sostanza chimica, naturale o di sintesi”.
Le sue caratteristiche sono:
·
il desiderio invincibile di continuare ad assumere la sostanza e di
procurarsela con ogni mezzo;
·
la tendenza ad aumentare la dose per ottenere gli stessi effetti;
·
la dipendenza psichica e poi eventualmente fisica dagli effetti della
sostanza;
·
la grave compromissione della salute, della vita di relazione e della
validità individuale.
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