La condivisione di un' emozione è vita, perché qualunque emozione se condivisa diventa più importante e la condivisione contribuisce a renderla unica, memorabile e indimenticabile.
Sin da bimbo, ho sempre amato le divise da calcio, sin da quando mio papà mi regalò nel dicembre del 1983, il completino della Roma dello scudetto targato dallo sponsor tecnico Patrick.
Non esagero quando dico che questi particolari indumenti rappresentano la valigia della nostra storia ed il ricordo delle nostre emozioni.
La maglia di calcio per un tifoso è molto di più di una semplice divisa: è passione, è amore, ma sopratutto è l'orgoglio e la fierezza di una città intera.
Allora un giorno arriva il libro che un tifoso aspetta da una vita: una ricostruzione storica minuziosa di tutte, ma proprio tutte, le divise della squadra giallorossa dagli anni venti ai giorni nostri, compresa la stagione 2012-2013.
Allora un giorno arriva il libro che un tifoso aspetta da una vita: una ricostruzione storica minuziosa di tutte, ma proprio tutte, le divise della squadra giallorossa dagli anni venti ai giorni nostri, compresa la stagione 2012-2013.
Un libro che mi ha fatto rivivere la mia infanzia, e mi ha fatto di nuovo emozionare e rivivere l'amore per questo sport.
Il libro è "La maglia che ci unisce" di Paolo Castellani, Massimiliano Ceci e Riccardo de Conciliis, edito da Goalbook edizioni, con la presentazione di Francesco Totti e con una copertina unica che rappresenta la top 11 della "hall of fame" di sempre della Roma. Il volume è finemente illustrato con disegni dettagliati e descrizioni di tutte le casacche della storia della Roma.
Si possono trovare le riproduzioni di tutte le maglie indossate (prime, seconde, terze e dei portieri) stagione per stagione, con dei disegni e foto che le mostrano fin nei minimi dettagli con le loro peculiarità tecniche.
Quanti ad esempio sanno che il 15 novembre del 1979, dopo la morte di Vincenzo Paparelli prima del derby del 28 ottobre, si giocò una partita amichevole a squadre miste tra Roma e Lazio.
In uno stadio strapieno giocarono da un lato i giocatori romani con una maglia color verde petrolio e bianca e dall'altra i non romani con una divisa bianca a colori invertiti. Sulle divise furono ricamati i loghi delle due squadre (lupetto e aquila) e lo sponsor tecnico fu Pouchain.
In uno stadio strapieno giocarono da un lato i giocatori romani con una maglia color verde petrolio e bianca e dall'altra i non romani con una divisa bianca a colori invertiti. Sulle divise furono ricamati i loghi delle due squadre (lupetto e aquila) e lo sponsor tecnico fu Pouchain.
Un libro unico, senza precedenti, capace di aggregare amici di una vita, farci rilassare e far rivivere ricordi di una vita.
Davvero un bel pensiero.
RispondiEliminaAndrea Marta
Unico...bravo, bravo, bravo
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