venerdì 21 dicembre 2012

My Web Career di Silvia Zanella

Con l'affermarsi sempre più forte del "Social Recruiting" è d'obbligo per chi cerca lavoro prestare maggiore attenzione alla propria immagine digitale. Ma capire come valutare il proprio "on line personal brand" può non essere semplice. Fra i diversi servizi a disposizione gratuitamente in Rete, Mywebcareer.com permette non solo di cogliere quale è il proprio career score, ma anche di ottenere alcuni suggerimenti per migliorare la propria reputazione professionale sul Web.
Consentendo l'accesso ai propri dati Facebook, Linkedin e Twitter, il sistema procede con algoritmi di analisi semantica che riportano un punteggio di massima, che può andare da un minimo di 350 a un massimo di 850, che definisce quanto è accurata la propria presenza business sui diversi profili. Per intenderci, la votazione media attuale, basata su tutti gli user registrati, è di 619, mentre solo l'1% degli iscritti supera quota 800.Al di là del risultato numerico, l'applicazione segnala nel dettaglio come sia possibile aumentare la propria visibilità, dare maggior peso al proprio network professionale, farsi trovare dai motori di ricerca. Aggregando dati già presenti nei profili on line, Mywebcareer.com restituisce una fotografia della nostra professionalità in rete: diversamente da altri sistemi di reputation management, il focus è esclusivamente sulla carriera e sullo sviluppo lavorativo. L'internet company che lo ha inventato fa parte del programma Microsoft BizSpark e può pregiarsi anche del bollino "BizSpark ONE", quello delle miglior startup in assoluto.
Secondo Andrey Golub, fra i fondatori del Master SNID del Politecnico sull'Influence Design, questa piattaforma rappresenta, tra gli strumenti gratuiti disponibili su Internet, "il più moderno e più forte strumento di analisi e monitoraggio della propria "professional reputation", orientato specificamente all'ottimizzazione della propria immagine professionale esterna. Questo grazie a un'analisi chiara e trasparente, a differenza del più noto Klout, che tra l'altro non ha una focalizzazione specifica sull'immagine professionale".

Ma quale può essere il futuro di questi sistemi di monitoraggio dell'influenza e che impatto hanno sul mercato del lavoro? "Al momento, ma siamo ancora in una fase embrionale, gli score possono rivelarsi utili per dare un termine di riferimento, un benchmark di massima con cui confrontarsi. Non escludo però che tra qualche tempo non si trovi il modo di certificare il proprio livello di carriera integrando anche informazioni che arrivano dall'off line e non solo da quanto dichiarato nel proprio CV digitale".

Silvia Zanella

@silviazanella_

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