Mercoledi 14 novembre, a Roma e in molte altre città italiane, ci sono stati scontri tra studenti che manifestavano e le forze di polizia.
Le immagini che abbiamo visto in televisione ci hanno documentato quanto accaduto: la manifestazione europea contro le misure di "austerity" e i tagli dei Governi per fronteggiare la crisi, si è trasformata in molti casi in una vera e propria guerriglia.
Quello che mi ha colpito è stata la presenza di giovani incappucciati, organizzati in formazioni a testuggine, con scudi, incattiviti e in certi casi armati di spranghe.
E' vero c'erano anche giovani, a volti scoperti, che manifestavano gioiosi e avevano voglia di urlare il loro disappunto civilmente, ma quello che rimane in testa a tutti nella giornata del 14 novembre, purtroppo è tutt'altro.
I ragazzi incappucciati attrezzati con caschi, hanno portato avanti scontri furiosi con la polizia, hanno lanciato contro le forze dell'ordine sassi e bombe carta, hanno devastato vetrine e le hanno imbrattate di vernice.
Da parte di gran parte della classe politica che esprime un voto di protesta, è stata data la colpa alle forze di Polizia, per molti incapace di contenere le proteste da parte dei giovani.
E’ arrivato il momento di dire chiaramente si al diritto alla protesta e al diritto a manifestare il proprio pensiero, ma no (a gran voce) alla devastazione pura e semplice frutto di un seme carico di odio, anche se questo significa andare controcorrente.
E’ arrivato il momento di dire chiaramente si al diritto alla protesta e al diritto a manifestare il proprio pensiero, ma no (a gran voce) alla devastazione pura e semplice frutto di un seme carico di odio, anche se questo significa andare controcorrente.
Nessun commento:
Posta un commento