Ma dove sta andando l'uomo? Sangue umano bevuto come rito propiziatorio per ottenere, vigore, successo e soldi; donna smembrata con sega elettrica e il suo corpo bollito e la testa conservata nel freezer. No, non e'un film dei maghi dell'orrore, ma purtroppo e' la cruda e spaventosa realta'che certe volte ci sorprende e ci accompagna.
Quattro ragazzi trevigiani, non ancora diciottenni, hanno confessato di aver bevuto sangue umano in un locale notturno, incuranti dei pericoli che si corrono a venire a contatto con il sangue altrui e delle malattie che si possono prendere.
Ma il "vampirismo" va di moda. E' rappresentato al cinema, con protagonisti giovani e di successo. E'facile trovare serie tv sul tema a qualunque ora del giorno, dove il fenomeno viene venduto come qualcosa tutto sommato di positivo. Parlo di fenomeno, perche'negli ultimi tempi e' alimentato dalla cinematografia e dalla pubblicità che si fa a feste come quella di Halloween (a proposito non e'strano che negli ultimi anni in ogni notte di Halloween, vengano alla ribalta casi di omicidi irrisolti che sconvolgono l'Italia..?).
I giovani si aggregano, fanno gruppo e da qui ad altre forme di devianza il passo è breve, infatti, molti giovani poi passano all'esoterismo fino a finire in gruppi e circoli satanici.
Nell'altro caso della donna sezionata, negli Stati Uniti, il poliziotto che è entrato a casa della vittima, ha fatto l'orribile scoperta: oltre alle pentole che bollivano e alla testa conservata nel freezer, è stata trovata una stanza adibita a mattatoio con coltelli per disossare e seghe per smembrare.
Per le motivazioni psicologiche del cannibalismo, che non sono oggetto di questo post, rimando a questo link: http://www.cronaca-nera.it/focus/536-cannibali-chi-cosa-come-chiara-camerani.html. Sicuramente nei casi di cannibalismo alla base c'e' una psicopatologia, ma quello su cui dobbiamo riflettere, nel vampirismo e nel cannibalismo, e' che alla base di questi fenomeni c'e' la lacerazione profonda che tende e oppone l'uomo tra le due opzioni antitetiche del bene e del male.
G.Bernanos nel suo capolavoro "Il diario di un curato di campagna" diceva: "l'inferno e'non amare più" il prossimo ma sopratutto se stessi. La conseguenza e'che il prossimo odiato a sua volta odia: questo genera l'inferno. Citando sempre Bernanos "una civiltà non crolla come un edificio, ma si vuota a poco a poco della sua sostanza finché non ne resta più che la scorza".
Nei due casi sopra citati purtroppo non resta nemmeno questa. Spesso alcuni giovani hanno un vuoto interiore e sono pronti ad aggrapparsi a qualunque mezzo per dimenticare, anche solo un istante, che sono vuoti! Meno male che sono delle rare eccezioni.
RispondiEliminaInteressante l'articolo!!
Stupenda la citazione di Bernanos!!