La
nostra attuale Legge elettorale consegna la scelta dei parlamentari non ai
cittadini ma al gruppo dirigente dei partiti. Ai sensi del dell’art. 67 del nostro
Dettato Costituzionale, “ogni membro del
Parlamento rappresenta la Nazione”, ma con questa Legge i parlamentari
eletti, rappresentano l’interesse del partito e non della Nazione.
E’
obbligo del nostro Parlamento e dei partiti politici in esso presenti, varare una nuova legge elettorale che dia ai cittadini la possibilità di
scegliere i propri rappresentanti e non subire passivamente i nominati dei
partiti politici.
A
mio parere bisogna portare avanti in maniera decisa la battaglia per una nuova
legge elettorale ispirata al principio proporzionale.
Ricordiamoci che il
sistema proporzionale fu utilizzato subito dopo la Liberazione, per le prime
elezioni dell’Assemblea costituente ed accolto dalla Costituzione, per la quale
la pluralità di forze presenti nella società doveva trovare piena
rappresentanza politica, dandosi in tal modo effettività al principio "una
testa un voto", vanto di tutte le democrazie liberali.
L’obiezione che viene riservata a questo sistema
elettorale è che qualora i partiti siano notevolmente frazionati, il
proporzionale riflette questo frazionamento reale in Parlamento e la formazione
di un Governo richiede coalizioni che uniscano più partiti, con conseguente
forte instabilità (se i partiti non riescono a trovare degli accordi; viceversa
può portare anche a sistemi consociativi e di governi di grosse coalizioni che
tendono a tenere sotto controllo il conflitto).
Ma se la famosa triade A+B+C riesce a mettersi insieme e
governare perché non provarci.
Per ovviare servirebbe introdurre una clausola di sbarramento, cioè una percentuale minima di voti che il partito deve
ottenere per poter entrare in Parlamento. Ne è esempio il sistema elettorale tedesco che stabilisce di regola nel 5% la soglia minima di voti
necessari per entrare a far parte del Bundestag.
Finalmente auspico un ritorno al proporzionale...a cosa ha portato il maggioritario...a nulla.
RispondiEliminaCarla