Crisi, dal greco krino,
ovvero separare, cernere, discernere, giudicare,
valutare. Nel tempo il termine ha assunto una connotazione negativa, ma
all’osservatore attento apparirà chiaro come le sfumature possibili siano più
d’una, inclusa quella positiva. Se la crisi comporta una separazione tra uno
stato precedente l’evento e quello successivo di carattere peggiore può
comunque rappresentare il punto in cui la riflessione, il discernimento
divengono base per la ripresa, momento in cui cogliere le opportunità di
sviluppo, non semplicemente economica, ma sociale, culturale, umana. A questo fa
riferimento Albert Einstein ne "Il mondo come lo vedo io" del 1934
nel brano che qui alleghiamo. Il punto di vista di uno scienziato che ha
investigato la natura, l’uomo e che con semplicità ne ha tratto la forza, la
possibilità di andare oltre le difficoltà e le avversità.
Chi supera la crisi supera se stesso
senza essere superato. Chi attribuisce le sue
sconfitte e i suoi errori alla crisi, violenta il proprio
talento e rispetta più i problemi che le soluzioni.La vera crisi è la crisi
dell'incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la
pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide,
senza sfide la vita è routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono
meriti. E‘ nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza
crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi
su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler
lottare per superarla.” Albert Einstein
(1879-1955)
Andrea Carbutti
Andrea Carbutti
Grande Andrea! semplice ed efficace!
RispondiEliminaOscar
mai come in questo momento la criso, nel senso einsteiniano de ltermine deve portarmi un cambiamento radicale. Grazie Andrea, mi ha idato una chiave di lettura diversa!
RispondiEliminaLaura