martedì 10 marzo 2020

Covid19

Ormai la lotta al Covid19, ha una portata planetaria. Gli Stati lo stanno fronteggiando con 2 modalità differenti: c’è chi punta sulla cura dei positivi e non contrasta il contagio, c’è chi (come l’Italia e la Cina) attraverso provvedimenti di “lockdown”, mira a frenare il contagio.
Il primo modello, non richiede il lockdown, non ferma il contagio e potenzialmente porta al sacrificio di una quota della popolazione: si ammalano in molti ed alcuni, non potendo ricevere le cure (il servizio sanitario non ha risorse illimitate), sono destinati alla morte. In questo approccio si sceglie (volutamente) di sacrificare una parte della popolazione (composta in maggioranza da persone anziane), la cui morte cinicamente, non compromette la funzionalità del sistema economico (forse la favorisce), alleviando i costi delle pensioni e della sanità, innescando un processo economicamente espansivo grazie alle eventuali eredità che, accresceranno il patrimonio dei giovani che hanno una più alta propensione al consumo rispetto ai loro genitori.
La scelta di questo modello accresce anche la potenza economica relativa dei paesi che lo adottano, rispetto agli Stati concorrenti che scelgono il modello di contenimento del contagio. Approfittando delle difficoltà delle imprese dei primi, le altre imprese riusciranno ad acquisire quote di mercato su scala mondiale.
L’implementazione del modello di contenimento del contagio, richiede invece l’applicazione di forti misure di restrizione delle libertà (difficili da monitorare, senza l’ausilio dell’esercito o di uno Stato sul modello cinese) e ha costi economici altissimi, per fermo produttivo e per lo stop delle piccole e medie imprese, asse portante del nostro paese: in questo modello si valuta invece il vantaggio strategico di lungo periodo di rafforzare la coesione sociale della popolazione. Questa è considerata più importante sul costo di breve periodo del grave danno economico.
Quali dei modelli sia più giusto, non sta a me dirlo, ma credo che la salute non abbia colore politico e ogni Stato ha l’obbligo di implementare ogni intervento in grado di tutelare una persona ed eliminare il rischio che contragga malattie.
Ricordiamoci che la salute della singola persona, è garanzia per la salute dell’intera collettività.

Ai posteri l’ardua sentenza.

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