Oggi 19 marzo 2015 , ricorre il quindicesimo anniversario della morte del Prof. Marco Biagi, ucciso dalle nuove Brigate Rosse, perchè “colpevole”di aver firmato il Libro Bianco e quella Legge di riforma del mercato del lavoro che poi prese il suo nome.
Ricordarlo è un dovere e un segno di attenzione umana e civile.
Non dobbiamo mai dimenticare il suo esempio e di tutti quei servitori dello Stato che hanno perso la vita per mano dei terroristi.
Queste morti violente ci devono far riflettere: non devono esistere ragioni di dissenso politico o sociale che possano giustificare forme di ricorso alla forza destinate a sfociare in atti così efferati. Oggi quindi, oltre il ricordo del Prof. Biagi, è necessario ricordare le storie di tutte le vittime di atti terroristici e dei loro familiari che ogni giorno, devono sopportare il dolore fisico e morale di avere perso i propri cari a causa di questi insensati e ingiustificabili atti di violenza.
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