giovedì 3 luglio 2014

Un urlo di gioia?

Un bambino migrante un giorno disse: "non sapevo "chi" fosse l'Italia, ma dai loro discorsi capivo che era sicuramente un'amica che ci aspettava affettuosamente. Nonostante ciò non ero del tutto felice, specialmente il giorno della partenza, salutando i nonni... le lacrime della mamma... le lacrime della nonna. Sentivo che mi sarebbe mancata molto anche la mia casa con tutte le cose che mi avevano tenuto compagnia. 
Una volta giunti ci fu da parte nostra un urlo di gioia! Non sapevamo quale sarebbe stato il  nostro futuro, ma sapevamo cosa avevamo lasciato nel nostro recente passato e ciò ci bastava". 

Meditiamoci sopra

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