lunedì 2 giugno 2014

Una delle maggiori preoccupazioni

“Illicit drug destroy innumerable individual lives and undermine our society. Confronting the illicit trade in drugs and its effects remains a major challenge for the international community.
Although the consumption of drugs has been a fact of life for centuries, addiction has mushroomed over the last five decades. It now demands a determined and international response”, così Kofi Annan, Segretario Generale dell’ ONU dal 1996 al 2006, introduceva i risultati del World Drug Report dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga ed il crimine (Unodc) nel 1997.
“Drug use affects not only individual users, but also their families, friends, co-workers and communities.
Children whose parents take drugs are themselves at greater risk of drug use and other risky behaviours.
Drugs generate crime, street violence and other social problems that harm communities.
In some regions, illicit drug use is contributing to the rapid spread of infectious diseases like HIV and hepatitis”, cosi Yury Fedotov, Direttore Esecutivo dell’Unodc, apriva il World Drug Report del 2011.
Questo continuo focus, ci dimostra che il fenomeno droga è e continua essere un problema internazionale da affrontare seriamente e strutturalmente ed è purtroppo, da troppo tempo divenuto un aspetto “ordinario” della nostra vita già dall’età adolescenziale.
Ogni giorno i mass media affrontano la questione, ma l’approccio che ne deriva è molto confuso. Vengono messi insieme termini come, tossicomania, sicurezza pubblica, paesi produttori, riciclaggio del denaro sporco, cartelli, organizzazioni criminali, spacciatori di strada, guerre tra gang e bande di spacciatori.
La molteplicità degli approcci dimostra che la questione droga è divenuta una delle maggiori preoccupazioni dei governi nazionali e locali, delle istituzioni internazionali nonché dei cittadini di ogni Stato democratico e non. 

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