Dal 27 giugno del 2010 ho iniziato il mio nuovo mestiere di padre della mia piccola bimba. Oggi sono 4 anni che il mio piccolo fiorellino è con noi.
Il ruolo di papà, a volte, è stato quello di lasciare che la mia bimba cadesse.
Il mio compito era quello del non fare; guardare da lontano e lasciarle fare le sua esperienze, senza nessuna apprensione o timore.
Mi sono imposto di tenerla nel mio palmo semiaperto, consentendole di provare a volare, ma offrendole sempre un riparo ed un luogo dove tornare. Gratuitamente. E senza chiederle nulla in cambio. Difficile, probabilmente ma è una sfida che io ho accettato. E' un mestiere entusiasmante.
Ne è un esempio la parabola del figliol prodigo che troviamo nel Vangelo di Luca e Matteo.
Il figliol prodigo esita a riprendere la strada di casa dopo essere andato via sbattendo la porta. Sa infatti che allontanandosi dal padre, ha compiuto un gesto di rivolta verso di lui. Lo ha reso triste, lo ha offeso e umiliato.
Al suo ritorno confessa di non meritare più di essere considerato suo figlio e chiede al padre di riaccoglierlo a casa come garzone.
Il padre sollecitato dall’amore in nome del bene ristabilisce con lui il rapporto di alleanza che li ha sempre legati, gratuitamente e con amore misericordioso.
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