venerdì 13 giugno 2014

Il recupero del tossicodipendente

Il tossicodipendente, per quanto cronicizzato, non può essere abbandonato alla sua condizione di disagio e di malattia e deve essere sempre considerato recuperabile alla vita. Chi fa uso di droga, non è in grado di gestirsi, e può recare danni a se stesso e agli altri vicini. L'eroina, in particolare, porta con sé il fantasma della disperazione, autodistruzione e morte, che prende corpo in un circolo progressivamente vizioso fatto di reati, carcere, prostituzione, overdose e Aids.
I genitori di un figlio tossicodipendente, devono essere lucidi e non devono disperare mai e devono mantenere il dialogo tra loro e con lui, prodigargli affetto e favorire i suoi contatti con strutture che lo possono prendere in carico, anche se solo l'impegno personale dell'individuo, la sua volontà di rinascita e la sua capacità di riprendersi, possono assicurare il ritorno alla normalità dal mondo allucinante dei narcotici.
Accedere ad un buon trattamento è importante per le persone con problemi correlati all’uso di droga, soprattutto per risolvere i motivi che sono alla base dell’abuso di queste sostanze.
Se si vuole aiutare un tossicodipendente ad uscire dalla droga bisogna affidarsi solo a persone esperte che ne conoscono il comportamento da porre in essere durante le fasi terribili della crisi di astinenza, che possono supportarlo nella disintossicazione dalla sostanza stupefacente e supportarlo nella fase formativa verso una vita libera dalle dipendenze.

Per questo sono necessari e imperativi da parte dello Stato e delle istituzioni locali, anche gli aiuti sociali delle famiglie e delle comunità terapeutiche. 

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