mercoledì 7 maggio 2014

L'offerta di droga

Sul lato dell’offerta i cartelli della droga stanno adottando una strategia sempre più aggressiva ed espansionistica nell'invadere nuovi mercati con nuove droghe, con schemi di distribuzione in continua evoluzione e con un'abilità sempre più spiccata nell'occultare, trasferire e ripulire i proventi dei loro traffici.
Un fatto ancor più preoccupante è che essi utilizzano le risorse accumulate, per interferire con i processi democratici ed economici dei paesi, condizionando la politica e assumendo il controllo di settori chiave del mondo imprenditoriale e dei servizi finanziari.
Sempre più spesso si assiste a forme di collaborazione tra i cartelli della droga e gruppi terroristici, che utilizzano gli stupefacenti per procurarsi le armi.
Il legame tra traffici di droga e gruppi terroristici è spesso definito “narcoterrorismo”[1]. Un esempio significativo di narcoterrorismo, è offerto dalle Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (FARC), e dagli altri gruppi guerriglieri e paramilitari colombiani, il cui controllo di circa il 40% del territorio nazionale, garantisce un notevole ruolo nel proficuo traffico di sostanze stupefacenti verso il mercato nordamericano, stimato in oltre 80 tonnellate di cocaina l’anno e in 10 di eroina.





[1] L’espressione, coniata nel 1984 dall’allora ambasciatore statunitense in Colombia Lewis Tamb, caratterizza ora quei gruppi terroristici che partecipano direttamente o indirettamente alla coltivazione, manifattura, trasporto e/o distribuzione delle sostanze stupefacenti e dei guadagni da esse derivanti. 

Nessun commento:

Posta un commento