I lavoratori sono spinti ad avvalersi delle agenzie per il lavoro essenzialmente per accedere
con maggior rapidità a un lavoro permanente e per trovare impieghi coerenti con
i propri tempi di vita.
Secondo la Direttiva 104 del 2008, “il lavoro tramite agenzia, risponde alla
necessità di conciliare la vita privata e la vita professionale dei lavoratori
dipendenti. Contribuisce pertanto alla creazione di posti di lavoro e alla
partecipazione al mercato del lavoro e all’inserimento in tale mercato”.
La scelta di
avvalersi dei servizi di un’agenzia per il lavoro da parte di un lavoratore, è
prevalentemente legata alla possibilità di aumentare le probabilità di trovare
un lavoro a tempo indeterminato.
Il lavoro in somministrazione è in grado di favorire l’accesso a un lavoro
permanente, attraverso due possibili vie, un’interna e un’esterna.
Il percorso interno, permette al lavoratore
temporaneo di ottenere un impiego stabile presso l’utilizzatore dove è inviato
in missione dall’agenzia. In numerose occasioni, infatti, il lavoratore
temporaneo, dopo un periodo più o meno lungo, viene assunto a tempo indeterminato
dall’impresa utilizzatrice.
Altra possibilità è quella per cui il lavoratore
può essere assunto direttamente dall’agenzia per il lavoro a tempo
indeterminato a scopo di somministrazione a tempo determinato (es: figure specialistiche
rare sul mercato) o in seguito ad un contratto commerciale di somministrazione
di lavoro a tempo indeterminato, nei casi previsti dalla legge (art.20 comma 3
dalla lettera a alla lettera i bis del D.Lgs n.276 del 2003 cosi come riformato
dalla Legge finanziaria 2010).
Il percorso esterno permette al lavoratore di
accedere con maggiore velocità, a opportunità di lavoro presso aziende diverse
da quelle presso cui ha operato come lavoratore temporaneo.
Grazie a tali
esperienze e alla formazione che è riuscito a fare, il lavoratore è, infatti,
in grado di incrementare la propria occupabilità, attraverso l’acquisizione di
nuove esperienze.
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