domenica 25 agosto 2013

Il grido di aiuto di Iron Mike

Amo la boxe e negli anni della mia adolescenza, Mike Tyson era il pugile che ti lasciava incollato al televisore per assistere al suo modo unico di boxare. Una boxe fatta di una forza prorompente, velocità di busto, gambe, braccia, precisione ed una prontezza dei riflessi fuori dal comune. Un modo di fare pugilato che lo portava a vincere qualsiasi incontro, 44 ko su 58 incontri. Se nel ring era un campione, fuori era però un uomo diverso che non era riuscito a canalizzare la sua rabbia ed erano famose le sue intemperanze sempre più frequenti.
Dopo anni di oblio, oggi Iron Mike ha fatto parlare il mondo rilasciando al canale ESPN un'intervista che rivela come stia oggi l'icona della boxe mondiale degli anni 80 e 90.
"Io voglio vivere la mia vita sobria, io non voglio morire, sono sul punto di morire, perche' sono un alcolista. A volte sono un cattivo ragazzo, ho fatto un sacco di cose cattive e voglio essere perdonato. Voglio cambiare la mia vita, voglio vivere una vita diversa ora".
La sua è stata una vita distrutta dagli eccessi e dai fortissimi guadagni, fino al morso all'orecchio di Evander Holyfield. In quel momento qualcosa in quella perfetta macchina da soldi, si è rotto e si era capito che Mike Tyson stava deviando la sua vita.
"In sei giorni non ho bevuto o preso droghe e per me questo e' un miracolo. Ho mentito a tutti gli altri, che ancora pensano io sia sobrio: ma non lo sono. Questo e' il mio sesto giorno. Non farò più uso di sostanze", Queste dichiarazioni ci fanno vedere un mito della boxe vicino al baratro, anche se oggi con il suo outing può dare una grande mano alla prevenzione.
L'alcool in eccesso e la droga uccidono prima la tua testa e poi progressivamente il tuo corpo.
Ascoltiamo il suo grido di aiuto e la sua lezione: una vita con la droga è una vita senza speranza e senza futuro.

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