giovedì 25 luglio 2013

La squadra che non c'era, una "favola da raccontare"

Nella stagione 2011-2012, la Virtus Roma conclude un annata disastrosa, dodicesima in classifica e il Presidente del club capitolino, l'Ing. Claudio Toti, decide di voler lasciare la pallacanestro. Dodici anni di grandi investimenti, non confortati da risultati sportivi avrebbero lasciato l'amaro in bocca a tutti.
Per i tifosi della Virtus Roma voleva dire non avere più un grande Presidente, ma soprattutto non avere più una squadra a Roma. 
Dopo una estate rovente e la seria possibilità per la città non avesse più una squadra, il Presidente decide di iscrivere lo stesso la squadra nell'ultimo giorno disponibile, con la conferma del main sponsor Acea e un rinnovato assetto societario.
L’estate del 2012 vede così una forte riduzione degli investimenti da parte della proprietà e la decisione di investire su giovani promesse del basket americano, sul grande capitano Gigi Datome e su Coach Marco Calvani. 
Un’annata iniziata con il punto interrogativo, ma conclusa in una maniera impensabile e impeccabile. 
Finale contro Siena conclusa in gara 5, dopo aver eliminato la Trenkwalder e Cantù e dopo aver seriamente preoccupato lo squadrone di Siena in un sabato 15 giugno in una rovente trasferta.
Gigi Datome salutando il suo pubblico dopo aver firmato per i Detroit Pistons scrisse che “eravamo una favola da raccontare” e così ha fatto il giornalista Luca Pelosi con il suo nuovo libro “La squadra che non c’era, Virtus Roma storia d’amore e di amicizia”. Una squadra che doveva sparire e che invece ha vinto e ha entusiasmato tutta la città e fatto innamorare migliaia di persone della pallacanestro. 
Un bel libro che merita di essere letto, perché nonostante la sconfitta in finale è stata un’annata unica che meritava di essere immortalata e ricordata. Complimenti

4 commenti:

  1. Fortunatamente abbiamo ancora qualche favola sportiva da leggere nei giorni in cui si riparla di doping nel ciclismo e nell'atletica.
    Grazie Virtus ma anche grazie a te e a Luca Pelosi.
    Ricordiamo sempre che lo sport è vita!

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  2. Luca hai immortalato un'annata storica...Grande

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