mercoledì 10 luglio 2013

Italia declassata ma è da fare una valutazione seria sul peso delle agenzie di rating

Come è noto ieri S&P ha tagliato il rating dell'Italia da BBB+ a BBB. 
E' ora di limitare, il potere delle agenzie di rating che ormai sopravanza e scavalca quello degli Stati e delle istituzioni internazionali. 
E' vero che il loro ruolo non va sopravvalutato (come dicono per rassicurare molti leader di Governo europei), ma purtroppo quando il giudizio di queste agenzie manda alle stelle il tasso di interesse dei buoni del Tesoro, lo spread e fa distrugge le quotazione delle borse, diventa difficile se non impossibile dimostrare che il loro potere sia sopravvalutato. 
Il loro giudizio mina alle basi il lavoro dei Governi e i sacrifici centinaia di milioni di persone, vanificando le decisioni prese dagli stessi Parlamenti e Governi.
Allora non si deve permetter che il futuro dei cittadini ed il futuro di tutte le istituzioni democratiche, sia progressivamente delegato a strutture (aziende) che non solo sono fallibili per definizione ma che, perseguono interessi che sono quelli dei loro azionisti e dei gruppi finanziari ad esse collegati. 
Questi interessi sono si mediati da severe regole e procedure, ma difficilmente possono essere considerati interessi generali.....

2 commenti:

  1. Ottima osservazione. Sono raramente interessi generali

    RispondiElimina
  2. Ma nessuna riflessione sul fatto che il nostro debito sia al 130% del nostro pil? È come se una famiglia sia indebitata per 1,3 volte gli stipendi in entrata? Voi gli fareste un'altro prestito? Ecco, meritiamo il declassamento.al di la di eventuali poteri sottostanti i rating.

    RispondiElimina