Il 18 maggio in Brasile è stata la giornata contro gli abusi sessuali sui minori. Anche quest'anno la voglio ricordare.
Fortaleza non ha le bellezze naturali di Rio de Janeiro, né la storia di Bahia, ma è un Brasile a buon mercato, a qualche ora di volo in meno dall'Italia. E' qui che negli ultimi anni si è spostato il turismo sessuale, fuggito da Copacabana o persino da Cuba e Santo Domingo. Vuoi per la repressione, per i controlli più severi, ma soprattutto per una banale legge di mercato: i turisti del sesso hanno sempre bisogno di nuova manodopera , che ha ovunque la stessa impellente necessità, quella di sopravvivere. Il potere della domanda esiste. Mentre l'offerta, è soltanto una conseguenza.
Il Nordest brasiliano, impegnato a strappare turisti al resto del Paese, per troppo tempo ha sorvolato. Ma ancora una volta sono i dati della domanda che impressionano. Nel 2003, (numeri dell'assessorato al Turismo di Fortaleza), il 60 % degli arrivi in città sono stati di maschi single o gruppi di uomini. Se si guarda solo agli stranieri, però, le percentuali del turismo “normale” scendono parecchio. Tre anni fa, il comune di Fortaleza ha creato una commissione d’inchiesta sul turismo sessuale, la cui relazione finale ha offerto un dato inquietante. Su dieci visitatori venuti apposta per conoscere donne e ragazzine, ben otto sono italiani.
In tutto questo degrado indecente dove per l’ennesima volta l’italiano è maestro, c’è un gruppo che sta lavorando per salvare queste bimbe da questa schiavitù. Sarà un’impresa ardua e serve l’aiuto di tutti noi. Queste bimbe dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare essere allegre e vivere un’infanzia felice. Un milione di bambini ogni anno vengono “comprati” e sono costretti a subire abusi e sfruttamento. Responsabili dello sfruttamento sessuale sono pedofili provenienti da Europa, Usa e Giappone. L’obiettivo è sradicare ogni forma organizzata di sfruttamento sessuale dell’infanzia (agenzie turistiche in primo luogo).
A Josè Alberto impegnato da molti anni a combattere questo flagello e a tutti i volontari del progetto Lar Santa Monica dell’ordine degli Agostiniani Recolletti, va il mio pensiero ed il mio sostegno. Spero non siano parole al vento e che Fortaleza sia nella testa di tutti per questa memorabile impresa di questo piccolo gruppo di volontari….
juntos podemos cambiar las cosas
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