mercoledì 3 aprile 2013

I saggi? Invenzione per superare senza risolvere

Molti dicono che la scelta di nominare le Commissioni di Saggi, con funzione "informale e ricognitiva", era inevitabile. Io non sono d'accordo perché non può essere considerata una decisione del nostro Presidente, ma solo una profonda in-decisione che riflette l'inadeguatezza di questo Parlamento, composto da tre minoranze incapaci di imporsi sulle altre e divenire una maggioranza (questo anche perché il ruolo disegnato dalla Costituzione per il Presidente della Repubblica non gli consente di fare altre scelte). 
Il problema era la legge elettorale e lo sapevamo perché così come è, rende complicata ogni scelta e la confluenza verso una maggioranza. 
Cosa possono fare in pochi giorni i 10 saggi? Quello che non si è voluto fare in questo ultimo anno? A me sembra un'ennesima invenzione per superare senza risolvere. 
La scelta di fatto, punta sostanzialmente a commissariare un Parlamento appena eletto, piuttosto che i partiti. A questo aggiungo che non riesco ad intuire a che cosa  dovrebbe portare il lavoro dei saggi, anche perché se si trova un accordo sui programmi non si capisce perché dovrebbero riuscirci loro e non direttamente i partiti. Se Pd e Pdl faranno un Governo insieme non credo che dipenderà dalla grande capacità persuasiva di Violante e Quagliariello. 
La realtà e' che sembra di trovarci di fronte a un ennesimo espediente per tirare a campare. So solo però che, lasciare Mario Monti a governare fino a quando i partiti non troveranno un accordo, lascia al popolo italiano la sensazione che sia stato inutile andare votare.  
Dopo un breve accenno di rinnovamento bisogna prendere atto che e' impossibile cambiare la vecchia politica. E in tutto questo non vedo alcuna differenza tra vecchi e nuovi partiti....

1 commento: