I settori cardine
dell’industria manifatturiera italiana, quelli cioè in cui il nostro Paese è
più specializzato e presenta storicamente un rilevante surplus commerciale con
l’estero, si possono raggruppare nelle cosiddette “4 A ”:
- Alimentari‐vini;
- Abbigliamento‐moda che, oltre all’abbigliamento, include cuoio, calzature, pelletteria, gioielli, occhiali, cosmetici e profumi;
- Arredo‐casa che, oltre ai prodotti in legno e ai mobili, include pietre ornamentali, piastrelle ceramiche ed altri prodotti in ceramica;
- Automazione‐meccanica‐gommaplastica che comprende tutti i mezzi di trasporto e le parti di autoveicoli ma non gli autoveicoli finiti; sono incluse soltanto le autovetture sportive del gruppo Ferrari, vero simbolo del “made in Italy”; quest’ultimo comparto comprende inoltre tutta la meccanica non elettronica, cioè macchine per l’industria e apparecchi meccanici vari, e gli articoli in gomma e materie plastiche.
Da questi storici punti
di forza, quando verrà la ripresa dell’economia mondiale, l’Italia è pronta a
ripartire per riaffermare la sua capacità di intraprendere e di primeggiare
nello scenario competitivo globale.
Ecco uno dei mille motivi per cui serve governabilità
e senso di responsabilità.
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