domenica 13 gennaio 2013

Corsi e ricorsi storici, da Dini a Monti

Molti di noi si ricordano di Lamberto Dini, che tra il 1995 e il 1996, guidò il penultimo Governo tecnico della storia repubblicana, con il sostegno dei Progressisti e della Lega (che aveva girato le spalle a Forza Italia di Silvio Berlusconi). Io personalmente lo ricordo bene, perché tra i tecnici fu chiamato il mio professore di Economia, Giovanni Caravale che guidò il dicastero dei trasporti e della navigazione. Il Governo approvò la riforma previdenziale e subì la prima mozione di sfiducia individuale della storia che riguardò il Ministro di Giustizia, Filippo Mancuso. Alla fine di questa esperienza al servizio del paese, il Presidente Dini diede vita al suo partito personale di centro moderato, Rinnovamento italiano, praticamente parafrasando il premier Monti, un’ “agenda Dini”.Il leader di Rinnovamento Italiano, visse un bel momento di gloria, ma poi politicamente non ebbe grande successo. Il Presidente Mario Monti dovrebbe fare attenzione a non fare la sua stessa fine: prima come Premier, quindi come Ministro di un Governo di sinistra, poi come semplice parlamentare (anche se lui è senatore a vita), prima di sinistra poi di destra per diventare, alla fine, solo una faccia che non tutti riconoscono nella moltitudine degli onorevoli e che pochi (a torto) ricordano.



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