La Dottrina sociale delle Chiesa è l’insieme dei principi e delle direttive emanate dalla Chiesa in ordine ai problemi di natura sociale ed economica della società .
Il documento con il quale si fa tradizionalmente discendere l’inizio della dottrina sociale cattolica è l’enciclica Rerum Novarum, emanata da Leone XIII nel 1891 ed è incentrata sull’analisi delle precarie condizioni umane e lavorative degli operai.
I punti principali della dottrina sociale riguardano:
L‘ Uomo, perché egli è creatura di Dio, dotata di dignità spirituale e soprannaturale, centro dell'ordine economico, sociale, politico, insieme alla sua famiglia. Perciò l'uomo ha diritto alla vita religiosa, al lavoro, alla famiglia, all'uso dei beni materiali, alla proprietà, al giusto salario, alla libertà, alla partecipazione alla vita dello Stato, all'istruzione, alla collaborazione nella produzione della ricchezza.
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Il Lavoro, che va visto, come richiama Giovanni Paolo II, "nel quadro più ampio di un disegno divino" utile ai "singoli alla realizzazione dello scopo fondamentale della loro vita", mentre "l’impegno dell’occupazione di tutte le forze disponibili è un dovere centrale dell'azione degli uomini di governo, politici, dirigenti sindacali ed imprenditori" e le "le autorità responsabili" sono preposte "perché mettano mano ai provvedimenti necessari a garantire ai lavoratori la giusta retribuzione e la stabilità";
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Lo Stato, perché esso deve essere una società organizzata, dove è garantita la convivenza civile, le giuste libertà individuali e sociali e la giustizia, nel perseguimento del bene comune, dell'intera comunità.
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