Il 1 dicembre 1987, la mia professoressa di italiano chiese a tutta la classe di portare un quotidiano. Decidemmo con i miei compagni di classe di portare un quotidiano per ciascuno.
A me capito' in sorte la Gazzetta del Mezzogiorno e in prima pagina ricordo una foto del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga che in prima pagina parlava della prima giornata mondiale contro l'Aids.
Da allora sono passati 25 anni e l'Aids esiste ancora e non e'stato sconfitto!
Dal 1981 l'Hiv ha ucciso oltre 25 milioni di persone.
Nel mondo esistono ben 34 milioni di persone che convivono con il virus dell'Hiv. Di questi andando ad analizzare la concentrazione per continente, si va dall'eccesso dei 23,5 milioni nell' Africa subsahariana ai 53mila dell'Oceania.
In forte aumento i contagi in Medio oriente e nell'Europa dell'Est.
Ogni anno in Italia l'infezione colpisce tra le 3 e le 4 mila persone e spesso rimane sommersa e silente. Un sieropositivo su quattro non sa di essere infetto, infatti l'Hiv sotto forma di provirus rimane in fase di latenza anche per lunghi periodi di tempo.
La trasmissione avviene attraverso il contatto con il sangue (scambio di aghi, trasfusioni di sangue) e attraverso le secrezioni genitali durante i rapporti sessuali e infine per via materno fetale.
Primo modo per combattere questa guerra e' la prevenzione che deve iniziare prestissimo sin dalle scuole elementari, ma sopratutto l' obiettivo deve essere quello di far emergere il sommerso dei sieropositivi che sono la vera "bomba ad orologeria" per il propagarsi delle infezione.
Primo modo per combattere questa guerra e' la prevenzione che deve iniziare prestissimo sin dalle scuole elementari, ma sopratutto l' obiettivo deve essere quello di far emergere il sommerso dei sieropositivi che sono la vera "bomba ad orologeria" per il propagarsi delle infezione.
Come possiamo raggiungere quest'obiettivo? Riuscendo a fare test rapidi anche in ambienti non "medicalizzati", come ad esempio si fa in Spagna con test salivari che sono abbastanza attendibili fatti in discoteche e centri culturali.
Vincere si puo' basta volerlo ed essere responsabili.
Vincere si puo' basta volerlo ed essere responsabili.
Un pensiero speciale a tutti quelli che hanno lottato e non c'e' l'hanno fatta e a tutti quelli che lottano ancora.
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