giovedì 8 novembre 2012

La scelta di Obama

Il 4 novembre del 2008, il senatore dell'Illinois Barack Obama fu eletto per la prima volta.
Nel suo primo, famoso e rivoluzionario discorso disse al mondo:
"Se c'è qualcuno lì fuori che ancora dubita che l'America sia un posto dove tutto è possibile; che ancora si chiede se il sogno dei nostri padri fondatori è vivo ai nostri tempi; che ancora mette il dubbio il potere della nostra democrazia: questa notte è la vostra risposta".
Le aspettative che molti americani riponevano in lui, però in molti casi si sono infrante alla prova dei fatti.
La crisi è esplosa ugualmente, arrivando purtroppo oltre oceano, fino in Europa. Il debito è arrivato alla cifra di sedicimila miliardi partendo da diecimila miliardi. Il Pil è tornato a crescere, ma la disoccupazione resta all' 8 per cento.
Dopo i primi due anni dal suo mandato nel 2010, gli elettori hanno dato una risposta punendo il Presidente, togliendogli la maggioranza in uno dei due rami del Congresso. 
Ma i suoi risultati a mio parere sono stati grandi, evidenti e coraggiosi: 
  • ha portato a casa una rivoluzionaria riforma sanitaria;
  • ha salvato l’industria automobilistica americana;
  • ha iportato a casa i soldati da Iraq e (tra breve) anche dall’Afghanistan.
Il Presidente al suo secondo mandato dovrà compiere scelte difficili e importanti, senza una maggioranza al Congresso e portare l'America fuori dalla crisi. In bocca al lupo anche per tutti noi.
Allora quale migliore auspicio che utilizzare le sue parole di quattro anni fa: "America,c'è ancora tanto da fare. Stasera chiediamoci: se i nostri figli dovessero vivere fino a vedere il prossimo secolo, se le mie figlie fossero così fortunate da vivere tanto che cambiamenti vedranno? Che progressi avremo fatto? Questa è la nostra opportunità di rispondere".

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