giovedì 26 aprile 2012

Crisi e dinamiche del lavoro giovanile


La crisi che stiamo vivendo rischia di produrre effetti preoccupanti di lungo periodo sulle dinamiche del mercato del lavoro giovanile.
Una prima conseguenza è che la lentezza della ripresa potrebbe ritardare l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani e prolungare la permanenza in istruzione di quelli meno inclini agli studi.
A questo si aggiunge che le deboli condizioni economiche potrebbero rendere difficile il periodo di transizione dalla fase del sapere a quella del fare, dall’istruzione al mercato del lavoro, con il rischio che un maggior numero di giovani rimanga intrappolato in più lunghi periodi di disoccupazione.
Diverse sono le ragioni per le quali le persone giovani sono più vulnerabili in tempo di crisi. 
In primo luogo la mancanza di competenze mature ed esperienze lavorative rendono i giovani meno competitivi sul mercato. Inoltre, l’inesperienza in termini di ricerca di lavoro e limitate risorse finanziarie costringono i giovani a dover contare sulla famiglia di origine  durante il periodo di ricerca di lavoro (anche se questi fattori   caratterizzano sempre la popolazione giovanile indipendentemente dalla fase del ciclo economico, anche se lo svantaggio dei giovani tende ad acuirsi in maniera forte durante il periodo recessivo). 

1 commento:

  1. Mi piange il cuore...una vita di sacrifici per far studiare i figli e accontentarsi di fare l'operatore call center a progetto...speriamo in questa riforma...

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