mercoledì 7 agosto 2013

Per i nostri figli: rispetto, lealtà, impegno, coerenza

"Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli", cosi recita un antico proverbio dei nativi americani
In un momento difficile per il paese, per l'Europa e per il mondo intero in cui sembrano smarriti i punti di riferimento, è importante che tutti ci impegniamo per lavorare come una squadra in ogni contesto per il bene comune. Una squadra dedita a realizzare i propri obiettivi a beneficio di tutti  si stringe nei momenti di difficoltà e proprio in quei momenti dà il massimo, dobbiamo riconquistare il senso del fare per un interesse superiore a quello dei singoli.
Cosa s'intende per bene comune? Prendo in prestito le parole dell’enciclica Gaudium et spes: “ l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente”. Esso comporta tre elementi essenziali: la società deve operare per garantire ad ogni uomo ciò che è necessario per realizzarsi. In secondo luogo, il bene comune richiede il perfezionamento della comunità attraverso lo sviluppo di tutti i settori dell’attività e dei bisogni umani. Le autorità devono rendere accessibili “tutte quelle cose che sono necessarie a condurre una vita veramente umana, come il vitto, il vestito, l’abitazione, il diritto a scegliersi liberamente lo stato di vita e a fondare una famiglia, all’educazione, al lavoro, al buon nome, al rispetto, alla necessaria informazione, alla possibilità di un agire secondo il retto dettato della sua coscienza, alla salvaguardia della vita privata e alla giusta libertà anche in campo religioso.” (GS 26)
Infine il bene comune implica “che l’autorità garantisca, con mezzi onesti, la sicurezza della società e quella dei suoi membri. Esso fonda il diritto alla legittima difesa personale e collettiva.” (CCC 1909)
Da padre so che mia figlia ascolterà (se ci riesco visto il suo carattere) probabilmente  le mie parole ma apprenderà soprattutto dal mio esempio. Quanto è importante allora l’esempio di ognuno di noi per disseminare i valori? Sarebbe bello avere un mondo dove fossero queste quattro le parole d'ordine: rispetto, lealtà, impegno, coerenza.
Da questo deve nascere la consapevolezza che le nostre azioni, il nostro lavoro, la nostra vita devono essere finalizzate a garantire alle generazioni future gli stessi diritti e opportunità di cui hanno goduto generazioni passate e presenti. Dobbiamo pensare al mondo in cui viviamo come un luogo nel quale il rispetto, la lealtà, l’impegno e la coerenza possano nascere, crescere, radicarsi e trasmettere benessere di generazione in generazione.  Solo cosi si potrà raggiungere la felicità.

Sta solo a noi e basta poco per raggiungere la felicità. Aristotele diceva che per raggiungere la felicità devi esercitare dei comportamenti/azioni (virtù) che consistono nello scegliere il giusto mezzo tra due estremi.  Le virtù non sono ad appannaggio di pochi ma tutti possono arrivare ad essere felici.

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