giovedì 15 settembre 2016

Le palpebre della misericordia

Siamo tutti perfetti! Non conoscevo il caso di Tiziana Cantone e leggendolo sono rimasto senza parole.
Abbiamo tutti il dono dell'equità, della moralità e siamo tutti proiettati verso il bene comune. Questa è la notizia che rimbomba su tutti i telegiornali e su tutte le prime pagine dei quotidiani. Di fronte a qualsiasi atto contrario alla morale (quale?), la prima reazione è lo sdegno dei benpensanti. 
Di fronte alla violazione di una norma (legge, morale, comandamento, testo sacro), tutti si ergono sul trono dei vincitori, confessori e dei giudici e dispensano giudizi, consigli e lezioni di morale al peccatore, che viene crocifisso, come il male estremo della società. 
La sua presenza, anche se richiesta ovunque perchè da scandalo e il peccato tira su audience (non solo in tv ma in qualsiasi salotto show), deve essere estirpata dalla radice e gettata dopo averne tratto profitto, nel fuoco dell'inferno, senza nemmeno passare dal purgatorio. Gli occhi di ognuno di noi sono capaci di vedere la"pagliuzza" negli occhi degli altri, ma incapaci a vedere la "trave" nei propri. 
Quello che voglio dire è che la giustizia (uguale per tutti) deve fare il suo corso, ma chiedo ai benpensanti, ai non peccatori di utilizzare le palpebre per chiudere gli occhi, provando a farlo con amore misericordioso e andare avanti.  Solo un animo gentile, spontaneo, che sa amare in maniera gratuita e generosa, che sa capire le imperfezioni del prossimo, perché riconosce le proprie, sa utilizzarle. 
Solo un animo che ama con la testa e con il cuore, capace di esaltare il buono che ognuno di noi ha, è capace di vedere attraverso un vetro opaco, sa nuotare in un oceano di ortiche e rispondere con una rosa. 
Meno male che nella vita certe persone esistono, sarebbe impossibile credere che solo un "cane è capace di leccarti le ferite". 

Qualcuno, diceva: "scagli la prima pietra chi non ha mai peccato".

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