giovedì 30 aprile 2015

No ad una protesta carica di odio

Oggi a Milano, ci sono stati scontri tra studenti che manifestavano e le forze di polizia. 
Le immagini che abbiamo visto in televisione ci hanno documentato quanto accaduto: la manifestazione in alcuni istanti  si è trasformata in molti casi in una vera e propria guerriglia.
Quello che mi ha colpito è stata la presenza di giovani incappucciati, organizzati in formazioni, incattiviti e in certi casi armati di spranghe. 
E' vero c'erano anche giovani, a volti scoperti, che manifestavano gioiosi e avevano voglia di urlare il loro disappunto civilmente, ma quello che rimane in testa a tutti nella giornata di oggi, purtroppo è tutt'altro.
I ragazzi incappucciati attrezzati con caschi, hanno portato avanti  scontri con la polizia, hanno devastato vetrine e le hanno imbrattate di vernice. 
E’ arrivato il momento di dire chiaramente si al diritto alla protesta e al diritto a manifestare il proprio pensiero, ma no (a gran voce) alla devastazione pura e semplice frutto di un seme carico di odio, anche se questo significa andare controcorrente. 

1 commento:

  1. Ciò che spaventa e lascia l'amaro in bocca è il pensiero.di questi giovani che escono di casa con l'intento di far male a qualcuno. Il cappuccio non servirebbe se volessero comunicare e cercare il dialogo. Cercano la violenza.. Il grigiore più assoluto della loro anima (se ce l'hanno).

    RispondiElimina