domenica 5 gennaio 2014

6 anni sono passati



Francesco Guccini scriveva in una sua celebre canzone: "voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi; voglio pensare che ancora mi ascolti, che come allora sorridi..”
Sono passati 6 anni da quel 5 gennaio e, in questa giornata che precedeva il nostro consueto incontro, te ne sei andato. 
Queste poche righe per ricordare la tua presenza fatta di sorrisi, consigli sul mio abbigliamento, chiacchierate al telefono, rimproveri che allora non capivo, ma da padre ora, non solo capisco ma prendo in dono, perché sono stati un atto di amore. 
E ancora la tua forza quando giocavamo a fare la lotta, i tuoi libri della salute e i tuoi racconti di quando sei caduto con "l'apparecchio" in guerra.
Mi hai fatto sperimentare l’amore dei nonni che amano senza condizioni, concedono tutto. Amore  che è donazione di sé, amore senza tornaconto. 
Vedendo i miei genitori con Cristina, capisco che il “tempo” assume un valore “qualitativo” per i nipotini e non solo quantitativo. 
Quando arriva la richiesta di Cristina: “Nonno, mi racconti la favola di Cappucetto rosso?” E  lei  ascolta, non deve nemmeno alzare la testa e pende dalle sue labbra; ma che soddisfazione! 
Tu quel tempo di qualità me lo hai sempre donato con affetto e cuore. 
Questo è quello che porto nel cuore

1 commento:

  1. I nonni sono un grande tesoro... E anche per me perderlo è stato un grande dolore.
    Gli ho parlato fino all'ultimo istante nonostante l'ictus gli avesse tolto ogni facoltà intellettiva e di parola... Ma lui vive ogni volta che sento il profumo del l'erba tagliata (amava avere il Prato sempre perfetto), ogni volta che vedo un cavallo e mi ricorda quanto tempo ha impegnato ad insegnarmi a saltare gli ostacoli .. Ogni volta che respiro l'amore perché lui me ne ha dato tanto.. Incondizionatamente . E nn dimenticherò mai i suoi occhi illuminarsi appena mi vedeva arrivare .
    Grazie Andrea per avermi fatto fare qs tuffo nel passato .. A volte basta poco.

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