giovedì 6 dicembre 2012

Giù le mani dalla Sicilia. No al nucleare, ma incentivare le rinnovabili e l'attenzione al risparmio energetico

Il neoassessore siciliano ai Beni Culturali, il Prof. Antonio Zichichi ha fatto la sua prima uscita “ufficiale”a la Zanzara su Radio24: "Sarei felice se la Sicilia fosse piena di centrali nucleari".
Meno male che Crocetta, neo Governatore della Sicilia, si è immediatamente distanziato, classificando l'opinione del neo assessore, come personale e non istituzionale.
Il Prof. Zichichi ha argomentato la sua idea, usando una metafora: "immaginate di avere una macchinetta dove metti un euro ed esce un panino, e una macchinetta identica dove metti sempre un euro ed escono un milione di panini. Voi che scegliereste? Un milione, è chiaro. Ecco, questo è il vantaggio dell'energia nucleare per il genere umano".
C’è da sottolineare che l'idea di Zichichi non è condivisa dai Siciliani che a giugno del 2011 con il referendum sul nucleare, hanno detto no all'energia nucleare con oltre due milioni di voti contro.
La Sicilia deve e può essere il fiore all'occhiello per le energie rinnovabili (solare nelle applicazioni termiche (pannelli solari), fotovoltaiche, termodinamica, eolica, idroelettrica, geotermica, quella da biomasse, biogas, rifiuti) , ma non per il nucleare.
La posizione sul nucleare, rappresenta ormai il passato: si va verso un'altra direzione, infatti, non è necessario né economico puntare sulla costruzione di centrali nucleari. 

E' vero che il petrolio e il metano vanno esaurendosi e che il carbone è  fortemente inquinante, ma la mia idea resta di un secco no alla costruzione di centrali nucleari in Italia e soprattutto in Sicilia , ma sì alla ricerca sull’energia nucleare, in previsione di un futuro, in cui anche questa sarà necessaria. Bisognerà però lavorare sulla capacità di dominarne i rischi. 
E' preferibile sviluppare al massimo la ricerca sulle rinnovabili, incentivando la ricerca e la costruzione di impianti eolici e fotovoltaici e, migliorare l’attenzione al risparmio energetico, sia con costruzioni ecologiche che riducano al minimo la necessità di riscaldamento  e condizionatori, sia con l’attuazione al 100% della raccolta differenziata dei rifiuti.

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